ottobre 2006
suono il citofono. cenko risponde ARRIVOO!! perforandomi un timpano e - contestualmente - informando tutto lo stadera. lancio un'occhiata in giro strofinandomi l'orecchio. mi auguro di riacquistare l'udito prima di natale. nel negozio accanto un gruppo di ragazzi magrebini scherza con la proprietaria. un sorridente donnone sulla quarantina in jeans e velo variopinto. da vicino non sembrano minacciosi come scrivono sui giornali.
cenko emerge trafelata dal portone scrostato. mi artiglia un braccio trascinandomi di peso verso la montegani. ho visto che hanno aperto in via meda un negozio di dvd indiani!! non è pazzesco?? dobbiamo assolutamente farci un salto. dài. sbrigatiii!! (molla la presa) ma ci pensi?? magari... non afferro il resto. quando cenko cade preda di questi attacchi di frenesia è inutile tentare di calmarla o zittirla. perde la percezione del mondo circostante. potrei precipitare lunga verticale in un tombino aperto e annegare nelle fogne milanesi. lei se ne accorgerebbe il giorno dopo leggendo la notizia su city. al semaforo - rosso - finalmente registra la mia assenza. si volta e gesticola in modo teatrale spaventando anche un piccione.
attraversiamo viale cermenate ed imbocchiamo via meda. avverto un certo disagio: siamo off-stadera e si vede. palazzi più signorili. strade più pulite. ma ecco a deturpare lo scenario:
Jahangir Video
giallo su fondo blu. l'insegna ci strappa un sorriso e cenko emette un uuuhh!! di giubilo. in vetrina dvd di film sconosciuti mostrano volti sconosciuti. commenti & gridolini da parte nostra. all'interno facce brune ci osservano sbigottite.
entriamo.
l'ambiente è piccolo e luminoso. dallo stereo fragore bollywoodiano. centinaia di dvd sugli scaffali. non abbiamo le idee molto chiare. non sappiamo cosa guardare né cosa cercare. parlottiamo indichiamo col dito profaniamo custodie ridiamo. gli altri clienti - tutti asiatici - mantengono un signorile silenzioso distacco (anche fisico). chiedo: beh? cosa prendiamo? cenko si mette a contare le lettere dei titoli. il primo multiplo di cinque che trovo è mio!! annuncia. le sue manie da pazza svitata sono più numerose delle divinità hindu.
QUINDICI!! KUCH KUCH HOTA HAI!!
(atroce pronuncia hindi)
(un tizio se ne va indignato)
SCUSII!! (rivolta all'atterrito commesso) DI COSA PARLA QUESTOO??
il ragazzo - sopravvissuto allo shock - si lancia in un surreale monologo di un quarto d'ora: in italiano ma con una sintassi come minimo extra-planetaria. di quell'atroce esperienza ricordo solo le parole:
poi (pronunciata più volte)
allora (idem)
succede
ragazzo (idem)
vanno
dice (idem)
e (idem)
ragazza (idem)
bello
sposare
musica
bambina.
il tutto senza alcuna intonazione. il commesso all'improvviso si zittisce e ci guarda in attesa. cenko & io ammutolite. due bocche - le nostre - a forma di O. passano i secondi. passano i minuti. non osiamo porre ulteriori domande. paghiamo e ci diamo letteralmente alla fuga. soddisfatte frastornate giulive.
è l'inizio di una **Nuova Era Geologica** e nessuna pioggia di asteroidi ad annunciarla. nessun dinosauro da abbattere (tristezza). ma allo stadera non ci formalizziamo. e gli effetti speciali sono robaccia da hollywoodiani sfigati dài.
eLLeSSeDì