15 giugno 2010

**Jahangir Video**

ottobre 2006

suono il citofono. cenko risponde ARRIVOO!! perforandomi un timpano e - contestualmente - informando tutto lo stadera. lancio un'occhiata in giro strofinandomi l'orecchio. mi auguro di riacquistare l'udito prima di natale. nel negozio accanto un gruppo di ragazzi magrebini scherza con la proprietaria. un sorridente donnone sulla quarantina in jeans e velo variopinto. da vicino non sembrano minacciosi come scrivono sui giornali.
cenko emerge trafelata dal portone scrostato. mi artiglia un braccio trascinandomi di peso verso la montegani. ho visto che hanno aperto in via meda un negozio di dvd indiani!! non è pazzesco?? dobbiamo assolutamente farci un salto. dài. sbrigatiii!! (molla la presa) ma ci pensi?? magari... non afferro il resto. quando cenko cade preda di questi attacchi di frenesia è inutile tentare di calmarla o zittirla. perde la percezione del mondo circostante. potrei precipitare lunga verticale in un tombino aperto e annegare nelle fogne milanesi. lei se ne accorgerebbe il giorno dopo leggendo la notizia su city. al semaforo - rosso - finalmente registra la mia assenza. si volta e gesticola in modo teatrale spaventando anche un piccione.

attraversiamo viale cermenate ed imbocchiamo via meda. avverto un certo disagio: siamo off-stadera e si vede. palazzi più signorili. strade più pulite. ma ecco a deturpare lo scenario:

Jahangir Video

giallo su fondo blu. l'insegna ci strappa un sorriso e cenko emette un uuuhh!! di giubilo. in vetrina dvd di film sconosciuti mostrano volti sconosciuti. commenti & gridolini da parte nostra. all'interno facce brune ci osservano sbigottite.
entriamo.
l'ambiente è piccolo e luminoso. dallo stereo fragore bollywoodiano. centinaia di dvd sugli scaffali. non abbiamo le idee molto chiare. non sappiamo cosa guardare né cosa cercare. parlottiamo indichiamo col dito profaniamo custodie ridiamo. gli altri clienti - tutti asiatici - mantengono un signorile silenzioso distacco (anche fisico). chiedo: beh? cosa prendiamo? cenko si mette a contare le lettere dei titoli. il primo multiplo di cinque che trovo è mio!! annuncia. le sue manie da pazza svitata sono più numerose delle divinità hindu.

QUINDICI!! KUCH KUCH HOTA HAI!!
(atroce pronuncia hindi)
(un tizio se ne va indignato)
SCUSII!! (rivolta all'atterrito commesso) DI COSA PARLA QUESTOO??
il ragazzo - sopravvissuto allo shock - si lancia in un surreale monologo di un quarto d'ora: in italiano ma con una sintassi come minimo extra-planetaria. di quell'atroce esperienza ricordo solo le parole:
poi (pronunciata più volte)
allora (idem)
succede
ragazzo (idem)
vanno
dice (idem)
e (idem)
ragazza (idem)
bello
sposare
musica
bambina.
il tutto senza alcuna intonazione. il commesso all'improvviso si zittisce e ci guarda in attesa. cenko & io ammutolite. due bocche - le nostre - a forma di O. passano i secondi. passano i minuti. non osiamo porre ulteriori domande. paghiamo e ci diamo letteralmente alla fuga. soddisfatte frastornate giulive.

è l'inizio di una **Nuova Era Geologica** e nessuna pioggia di asteroidi ad annunciarla. nessun dinosauro da abbattere (tristezza). ma allo stadera non ci formalizziamo. e gli effetti speciali sono robaccia da hollywoodiani sfigati dài.

eLLeSSeDì

03 giugno 2010

MAX & L'ALTRA


Dicevo: Max è il mio fidanzato. Massimo Bonacchi. Fiorista. Riservato e gentile. Abile a disattivarsi in modalità stand-by ed indurre gli altri a dimenticarsi di lui. Max osserva bonario la vita, la gente. Nei tragitti in metropolitana lancia occhiate furtive ai passeggeri. Poi crea: vedi quella donna col sacchetto della spesa? Da ragazza studiava la cornamusa. (io: la cornamusaa??) Si è innamorata del suo maestro. Una storia difficile. (pausa) Lui più anziano di 15 anni. Con baffi imbarazzanti. La madre minacciava il suicidio rifugiandosi in solaio. Ma si sono sposati. Ora hanno un figlio all'università. Studente di management e comunicazione. (pausa) La vergogna della famiglia. Massimo si diverte ad estrarre personaggi dalle persone che non conosce. E si immagina tutto, dal tono della voce ai sogni nel cassetto al conto in banca. Ho conosciuto tipi più bizzarri.

Dicevo anche: Max è meno pertinente. Nel senso: è abbastanza saggio o abbastanza incosciente da condividere la mia ossessione, ma non è precipitato nel gorgo come noi del klan. Non gliene faccio una colpa. Lui s'impegna molto. Spesso si entusiasma. Soprattutto non denigra il cinema indiano: ci tiene ad arrivare alla vecchiaia, possibilmente vivo. E questo mi basta.
Ma.
Ma ha un'altra.

L'altra si chiama Aishwarya. Rai di cognome. No. Non è italiana. Professione: attrice bollywoodiana. Mestiere da sogno, diciamolo. Il concetto di collocazione perfetta nel cosmo per Max: lui in poltrona, Ash sullo schermo. Effetti fisiologici: perdita di lucidità, mutismo allarmante, apnea (anche cerebrale). Però gli ricrescono i capelli. Io assisto impotente alla degradazione. Non so se chiamare la guardia medica o accoltellarlo. Meglio: prima lo accoltello, poi chiamo la guardia medica.
Allora, Ash è:
- bella da paura.
Poi, Ash non è:
- anoressica
- grassa
- bassa
- spilungona
- stupida
- volgare
- antipatica.
(LA ODIO)
Peggio: non è di polipropilene come quell'umanoide sintetico della Jolie.
Forse il cinema indiano non è stato una buona scelta.

(scherzavo)

Ma noi bollywoodiani tosti, che non ci spappoliamo il cervello con la tivù e con Hollywood, partoriamo sempre idee geniali. Così ho pensato: perché non sfruttare Aishwarya a mio vantaggio? Intanto, per farsi perdonare il tradimento virtuale, Max il bigamo si sorbisce muto e immobile le no stop di Don, con fidanzata - io - che sdilinquisce ad ogni sguardo killer del Re: 'ma lo vedi quant'è figoo??' - scrollata energica - 'ma lo vedi QUANT'E' FIGOO??' - seconda scrollata energica - 'MAMMA NON CE LA FACCIO!!' - mi copro teatralmente gli occhi con una mano, con l'altra brancolo alla ricerca del telecomando, riapro gli occhi, riguardo lo stesso singolo fotogramma cento-duecento volte. Eccetera così per diciotto ore di fila.
Poi: Ash produce in Massimo un inaspettato effetto tonificante. Sarà la circolazione (del sangue), sarà l'eccitazione, sarà qualche oscura diavoleria telecinetica che si propaga dallo schermo, ma di certo il mio indegno fidanzato, post-trattamento, mi viene restituito vivificato e ringiovanito. E c'è ancora gente che spreca tempo sudore e denaro in palestra.
Poi: devo discutere con il klan di argomenti di vitale importanza - tipo se preferiremmo finire sepolte vive sotto una slavina in compagnia di Aamir Khan o di Shah Rukh Khan o di tutti e due - e Massimo ronza intorno alterandoci il mood? Fase uno: collocare il dvd di Dhoom:2 nel lettore. Fase due: collocare il fidanzato sulla poltrona. Fase tre: attendere l'ingresso in scena di Ash. Max si pietrifica. Potrei perforarlo con un trapano e non uscirebbe una goccia di sangue. Fase quattro: abbandonarlo senza rimorso e tornare di corsa dal klan per sviscerare.

(No. L'uomo nella foto non è Max)